Horváth

Proveniente da una famiglia della piccola nobiltà ungherese, figlio di un diplomatico, Ödön von Horváth studiò filosofia, teatro e germanistica a Monaco. Pubblicò le prime poesie nel 1919 sulle riviste “Simplicissimus” e “Jugend” e, a partire dal 1923, visse come scrittore indipendente a Murnau. Il suo primo lavoro teatrale fu Belvedere (Zur schönen Aussicht, 1926); nel 1927 esordì sulle scene col dramma Revolte auf Côte 3018 . Nel 1929 la prima rappresentazione di Sladek (Sladek oder Der schwarze Reichswehrmann), che trattava dell’assassinio di un socialista a Weimar, provocò forti contrasti tra il pubblico. Nel 1931 gli venne conferito il premio Kleist, a conferma di una vasta popolarità e di un largo riconoscimento. Le sue commedie, in cui si può riconoscere l’influenza di Nestroy, sono animate da una raffinata ironia: il sentimentalismo è usato con un certo compiacimento, un certo gusto del kitsch, allo scopo di creare un contrasto tra le aspirazioni ideali della gente comune e la brutale realtà di una società in fase di disgregazione. La corruzione dei valori culturali viene rappresentata attraverso i cliché del linguaggio e i luoghi comuni che caratterizzavano l’epoca, come i valzer di Strauss e l’Oktoberfest. Horváth è considerato il primo esponente della commedia popolare (Volksstück) moderna. Opere come Notte all’italiana (Italienische Nacht, 1930), Storie del bosco viennese (Geschichten aus dem Wiener Wald, 1931), Kasimir e Karoline (Kasimir und Karoline, 1932) prefigurarono, a un tempo condannandolo, l’avvento ormai prossimo del regime dittatoriale, attirando su H. l’odio dei nazionalsocialisti. Nel 1934 fu costretto a emigrare a Vienna e nel 1938 in Svizzera. A Parigi, dove si trovava per la riduzione cinematografica del suo romanzo Gioventù senza Dio (Jugend ohne Gott), ultimato l’anno precedente, morì colpito dal ramo di un albero schiantatosi durante un temporale. La sua produzione drammatica, a lungo dimenticata, è stata poi riscoperta con numerosi allestimenti, soprattutto a partire dalla fine degli anni ’70.