Hope

All’età di quattro anni Bob Hope è trasferito con tutta la sua famiglia a Cleveland, Ohio, dove cresce, vince un concorso (a dieci anni) con un’imitazione di Chaplin, pratica la boxe e molti lavori casuali. Si accosta all’arte dell’attore per caso e nel vaudeville: un numero di canto, imitazioni, `eccentric dances’ per cui viene notato da “Variety”; nel 1929 è a New York; nel 1933 è fra i protagonisti di Roberta . Fra il 1934 e il ’36 gira a New York otto brevi commedie per il cinema. Nel 1936 è presente a Broadway, prima nelle Ziegfeld Follies di quell’anno e poi, in ottobre, in Red, Hot and Blue di Cole Porter: terzo nome dopo Jimmy Durante e Ethel Merman, con un onorevole score di 183 repliche e un onorevole piazzamento per il nostro comico. Sarà la radio (mezzo di massimo successo alla fine degli anni ’30) a condurlo a Hollywood: The Big Broadcast of 1938 è un film tratto da una trasmissione di successo. Negli anni ’40 H. raggiunge il successo assoluto con i vari film Road to… ( Singapore, Zanzibar, Morocco, ecc.), formando un terzetto indimenticabile con Bing Crosby e Dorothy Lamour vittima casuale delle macchinazioni del suo partner maschile.

Sullo schermo Bob Hope caratterizza amabilmente la figura dell’anti-eroe un po’ timido e talora meschino, che bilancia l’insicurezza innata con una sfumatura di arguzia: personaggio in grado di suscitare la tenerezza e il sentimento amoroso anche di donne bellissime come Shirley Ross, Betty Hutton, Jane Russell e Lucille Ball in film come Parata di stelle (1947), Viso pallido (1948), Come divenni padre (1949), Arrivan le ragazze (1953). Bob Hope non tornerà più al teatro, ma le sue apparizioni personali (`one man shows’) si moltiplicheranno lungo gli anni: non solo special televisivi, di grandissimo successo (ha debuttato in tv nel 1950), ma anche le tournée sui vari teatri di guerra dove erano presenti soldati americani, dalla seconda guerra mondiale alla Corea, al Vietnam, addirittura all’assembramento delle truppe in Arabia Saudita per la crisi Iraq-Kuwait (1990-91). Altre celeberrime apparizioni di H. sono state infinite presentazioni agli Oscar, gli Academy Awards. Personalmente, H. di Oscar ne ha vinti cinque (1940, ’44, ’52, ’59 e ’65), tutti per le sue attività umanitarie o i contributi alle attività dell’Academy. Infine va ricordato che dal 1941 al 1953, con l’eccezione del ’48, H. è stato presente nella lista dei dieci attori di maggiore incasso del cinema. Ha sempre dedicato molto del suo tempo e del suo massiccio patrimonio ad attività benefiche. Infine ha scritto dieci libri di viaggi, di golf o autobiografici, l’ultimo uscito nel 1990.