Hockney

Le scene e i costumi per Ubu re di Jarry, messo in scena al Royal Court Theatre di Londra nel 1966, inaugurarono l’attività di David Hockney scenografo, divenuta più ricca e impegnativa con la collaborazione avviata nel 1974 con il festival di Glyndebourne (The Rake’s Progress di Stravinskij, regia di J. Cox, 1975). Dopo Septentrion di R. Petit per il Balletto di Marsiglia (1975), nel 1978 lavorò ancora a Glyndebourne al Flauto magico di Mozart, dandone una eclettica versione ispirata a un Egitto favolistico. Risale al 1979 la sua collaborazione con il Metropolitan di New York per un trittico novecentesco: Parade di Satie, Les mamelles de Tirésias di Poulenc, L’enfant et les sortilèges di Ravel, inventati nelle scenografie con un gioco di immagini, colori, luci che ne sottolineavano l’aspetto magico o umoristico. David Hockney tornò a collaborare con il Metropolitan nel 1981 per uno spettacolo dedicato a Stravinskij (Le sacre du printemps, Le rossignol, Oedipus rex), creando scenografie dove mito e antichità si intrecciavano in un’interpretazione ludica.