Hochhuth

Tra le opere più significative di Rolf Hochhuth Il vicario (Der Stellvertreter), messo in scena alla Freie Volksbühne di Berlino nel 1963 con la regia di E. Piscator, e Soldati. Necrologio per Ginevra (Soldaten. Nekrolog auf Genf, 1967), presentato nello stesso teatro con la regia di H. Schweikart; entrambe le opere sono basate su materiali documentari. La prima tratta delle omissioni della chiesa cattolica sotto Pio XII di fronte all’olocausto degli ebrei; la seconda presenta la figura di Churchill come responsabile dei bombardamenti contro la popolazione civile tedesca e dell’assassinio, per mano dei servizi segreti britannici, del presidente del consiglio polacco Sikorski. H. pone così categorie di ordine politico-morale, ma oggi entrambi i lavori vengono ritenuti, dalla critica più avvertita, voluminosi e sovraccarichi; nonostante ciò Il vicario , messo in scena a Parigi e Londra da P. Brook, è stato uno dei maggiori successi teatrali del dopoguerra, mentre Soldati fu, a suo tempo, fortemente contestato in Inghilterra. Guerrillas , del 1970, è il tentativo di H. di staccarsi dalla drammaturgia documentaria dei suoi lavori precedenti; La levatrice (Die Hebhamme, 1972) ruota attorno al problema della politica degli alloggi per i senzatetto; Lisistrata e la Nato (Lysistrate und die Nato, 1974) è una commedia in quattro atti, ambientata su un’isola greca poco prima del colpo di stato dei colonnelli del 1967; Morte di un cacciatore (Tod eines J&aulm;gers, 1977) mette in scena le ultime ore di un Hemingway immaginario. Tra le sue ultime opere sono da citare Giuristi (Juristen) e Donne medico (&Aulm;rtztinnen), entrambe del 1980.