Hintermann

Prima dell’incidente d’auto che gli è costato la vita in Sicilia, stava replicando il Pigmalione di Shaw diretto da Crivelli, che lo aveva già voluto all’inizio della carriera nel suo Milanin Milanon (1963) accanto a T. Carraro e Milly. Attore di televisione e cinema, la sua passione era sempre stata il teatro. Si mise in luce nel 1957 con alcuni monologhi all’Arlecchino di Roma, e subito Gassman, regista, lo volle per Irma la dolce (1958); seguirono ruoli importanti in Il giardino dei ciliegi (Lopakin) e in Giulio Cesare (Marcantonio). Negli anni ’80 è protagonista di Morte di un commesso viaggiatore di A. Miller e La ragazza di campagna di C. Odets, con la regia di O. Costa. Attore di grande mestiere, era limitato – più che favorito – da un fisico quasi teutonico, che aveva suggerito per lui parti di `duro’.