Hernández

È tra le voci più importanti della lirica moderna del suo Paese. Di umili origini e autodidatta, divenuto comunista partecipò a Mosca al secondo congresso degli scrittori (1937). Arrestato nel 1939, alla fine della guerra civile, fu condannato a morte e successivamente graziato. Morì nel carcere di Alicante. Esordì come autore drammatico con un auto sacramental in versi, a cui seguirono due drammi sociali, I figli della pietra (Los hijos de la piedra, 1935) e Il bracciante migliore (El labrador de más aire, 1937), e un testo sulla resistenza di Madrid, Pastore della morte (Pastor de la muerte, 1937), oltre a pezzi brevi di propaganda destinati ai combattenti.