Guerritore

Interprete di teatro classico, dopo il debutto a sedici anni nel Giardino dei ciliegi (con la regia di Strehler al Piccolo Teatro), nella parte di Anja (1974), Monica Guerritore viene diretta dai maggiori registi teatrali. Nel 1977 è Elena in Zio Vanja con la regia di Missiroli. In seguito recita con la compagnia Valli-De Lullo in La dodicesima notte e Il malato immaginario . Il primo spettacolo con Lavia è I masnadieri di Schiller (1981) che sigla il loro sodalizio artistico e sentimentale. In seguito diventa la protagonista in quasi tutti gli spettacoli del suo compagno, calandosi in ruoli di personaggi di grande rilievo: Giocasta, Lady Macbeth, Ofelia, Lijuba. Ma dà anche vita a una galleria di mogli, madri, figlie e amanti sempre passionali e talvolta estreme. Con la regia di Lavia ha interpretato, tra gli altri: Il principe di Homburg di Kleist e il Don Carlos di Schiller (1983), Amleto (1985) e Macbeth (1987-88) di Shakespeare, Edipo re di Sofocle (1988) e Il padre di Strindberg, Riccardo III di Shakespeare, Zio Vanja (1990), La signorina Giulia (1992) di Strindberg, Il duello di Kleist, Scene da un matrimonio di Ingmar Bergman (1996-97-98). Nel cinema si è calata in parti di donne sensuali e di dark-lady, sempre e comunque personaggi estremi e dalla personalità contrastata e complessa. Ha iniziato, dopo il ruolo di una sorella incestuosa in Fotografando Patrizia di Samperi, con Scandalosa Giulia (1985) e Sensi (1986) di Lavia, La mantide , sul caso Guerinoni (1989), e La lupa (1997) diretta da Lavia. Nel 1998 è protagonista in Femmina di Giuseppe Ferlito. Ha lavorato anche in televisione: nel 1975 nella Manon Lescaut di S. Bolchi e in altri film tv.