Guerra

Formatosi all’Istituto superiore delle arti del Teatro Colón, Maximiliano Guerra debutta nel 1983 con il Balletto argentino de la Plata per entrare due anni dopo nel Corpo di ballo del Teatro Colón, dove riveste i primi ruoli solistici. Vincitore del Gran premio al concorso di danza di Mosca nel 1988, nello stesso anno è chiamato a far parte come primo ballerino del London Festival Ballet e qui interpreta i maggiori ruoli del repertorio ottocentesco (Il lago dei cigni, Don Chisciotte), del ‘900  (Onegin di John Cranko, Etudes di Harald Lander) e crea parti in balletti di Christopher Bruce (Symphony in Three Movements, 1989); sempre in quegli anni è invitato a interpretare, primo artista non sovietico, Spartacus di Jurij Grigorovic con il Balletto di Novosibirsk. Nominato étoile del balletto della Deutsche Oper di Berlino nel 1991, amplia il suo vasto repertorio interpretando lavori di Béjart (L’uccello di fuoco), Hans Van Manen (Twilight), Kenneth MacMillan (Different Drummer), John Neumeier (Ondine); in seguito si dedica alla carriera di artista ospite delle maggiori compagnie del mondo, tra le quali quella del Teatro alla Scala (dove debutta tra l’altro in una creazione di William Forsythe, 1998) e del Teatro Colón. Insuperabile nel repertorio accademico virtuosistico (Diana e Atteone), si distingue anche per il notevole rigore interpretativo e stilistico.