Grock

Considerato fra i maggiori clown del secolo. Grock non proviene da famiglia circense e inizia la sua vita nomade esibendosi in piccoli circhi o feste di piazza e specializzandosi in discipline quali funambolismo e contorsionismo. Dimostra una spiccata predisposizione per gli strumenti musicali, che riesce a suonare in gran varietà: pianoforte, violino, chitarra, clarinetto, sassofono, fisarmonica, trombone e concertina. Prende il nome di G. quando, in un duo di comici chiamato Brick e Brock, deve subentrare al secondo. Per la prima parte della propria carriera è un augusto in coppia con validi clown bianchi, del calibro di Antonet, ma la sua fama deriva dalla successiva carriera di solista, tutt’al più appoggiato dalla classica figura del direttore di pista o di scena (fra i quali Max van Emden e Alfred Schatz). La sua maschera è fra le più note e fra le meno imitate del secolo a riprova della propria grande personalità: cranio ovale, liscio e pelato, naso con una punta di rosso, largo sorriso disegnato sul viso bianco. Il costume una palandrana larghissima sopra un paio di pantaloni anche questi abbondanti e a una camicia bianca disordinata con un piccolo papillon, scarpe enormi e piatte.

La sua grandezza deriva probabilmente proprio dall’aver deviato dalle tipologie tradizionali della clownerie dell’epoca affermando uno stile proprio, con grande rilevanza della parte musicale. Il suo numero, che nell’ossatura rimane uguale per oltre quarant’anni, può durare sino a 50 minuti ed è composto da piccole variazioni su temi che egli stesso avvia, quasi una partitura jazz piuttosto che una vera e propria drammaturgia. Il proprio repertorio di gesti è vastissimo, la voce estremamente flessibile e modulabile. Una volta affermato il proprio successo vive lontano dal mondo del circo itinerante, esibendosi esclusivamente nei grandi circhi stabili come il Medrano di Parigi o nei più importanti teatri di varietà dell’epoca, in tutta Europa, Sud America e Australia. Minor successo ottiene in Italia, Spagna e Usa. È comunque conosciuto e apprezzato da reali e governanti di tutta Europa, oltre che da noti uomini di cultura e dello spettacolo del proprio tempo, fra i quali Chaplin. Uno dei pochi clown ad aver vissuto nello sfarzo, nel 1930 si stabilisce, con la moglie italiana Ines Ospiri, in una stupenda e costosissima villa a Imperia. Nel 1951 crea un proprio circo itinerante che si esibisce in alcune città europee con alterna fortuna. Termina la propria carriera il 31 ottobre 1954 ad Amburgo con grande attenzione dei mass media. Da allora fa solo alcune apparizioni in programmi televisivi italiani.