Griffin

Dopo un fortunato esordio accanto a Luzzati ( Pericle principe di Tiro di W. Shakespeare, regiadi W. Gaskill, costumidi E. Luzzati, Genova, Nuovo Lido, 1982), stringe un intenso rapporto con M. Sciaccaluga, di cui diventa lo scenografo fisso. Indovinati il Roberto Zucco di B.M. Koltès (Genova, Teatro della Corte, 1992), dalla buia e squallida ambientazione assunta a metafora della moralità del protagonista; La bisbetica domata di W. Shakespeare (Verona, Teatro Romano, 1992) e il recente Ivanov di A. Cechov (Genova, Teatro alla Corte, 1996 ), apprezzato per l’ingegnosità delle soluzioni scenografiche, che fanno coesistere le strutture nude del retropalco con le costruzioni illusionistiche del giardino (dominato da un enorme trattore) e del salone della casa del tormentato Ivanov.