Girardot

Dopo gli studi al Conservatoire, dal 1954 al 1957 Annie Girardot è alla Comédie-Française, apparendo soprattutto in ruoli brillanti. Debutta nel cinema nel 1955 con Treize à table di Hunebelle, ma il suo successo è legato anche all’Italia: lavora infatti a teatro con L.Visconti (Dopo la caduta, 1960), che nello stesso anno la vuole in uno dei suoi capolavori cinematografici, Rocco e i suoi fratelli , dove è la prostituta Nadia. Durante gli anni ’60 e ’70 lavora con importanti registi italiani: accetta di imbruttirsi per il ruolo grottesco della Donna scimmia (1963) di Ferreri, dove recita accanto a Tognazzi; appare ne I compagni (1963) di Monicelli, nell’episodio firmato da Visconti de Le streghe (1967), in Dillinger è morto (1968) ancora di Ferreri, in Metti una sera a cena (1969), l’opera cinematografica più celebre di Patroni Griffi, ne Il sospetto (1975) di Maselli, ne L’ingorgo (1979) di Comencini. In Francia, collabora con A. Astruc ( La proie pour l’ombre , 1961), C. Lelouch (Vivre pour vivre , 1967; Il y a des jours… et des lunes , 1990), P. de Broca, A. Cayatte, E. Molinaro (La mandarine, 1971), B. Blier (Merci la vie, 1991). Attrice dal sicuro talento drammatico e dalle intense doti espressive, G., con la sua bellezza moderna e non convenzionale, ha creato un tipo femminile inquieto, intelligente e sensibile. Premiata a Venezia come miglior attrice per Trois chambres à Manhattan (1965) di Carné, nel 1975 conquista anche il César per Docteur Françoise Gailland di Bertuccelli.