Giovampietro

Renzo Giovampietro frequenta l’Accademia nazionale d’arte drammatica, dove in occasione di un saggio viene notato da Paolo Stoppa che, a sua volta, lo segnala a Visconti. Sotto la direzione del grande regista, nel 1945, interpreta la parte del messaggero in Antigone di Anouilh. L’anno successivo è il ragazzo in Pick-up Girl di E. Shelley, per la regia di Strehler, che nel 1948 gli affida il ruolo dell’attor giovane in Arlecchino servitore di due padroni di Goldoni e nel 1950 quello di Sebastiano ne La dodicesima notte di Shakespeare. Nei primi anni ’50 fa parte della prima cooperativa teatrale italiana, interpretando, con Sergio Tofano, Madre Coraggio e i suoi figli di Brecht (primo allestimento italiano, nel 1952, al Teatro dei Satiri) e La mandragola di Machiavelli, entrambi per la regia di Lucignani. Nel 1955 recita in Valentina , commedia musicale di Marchesi e Metz, e in seguito si dedica a un repertorio a lui più congeniale, partecipando a Veglia d’armi di Fabbri e a Le notti dell’anima di Vasile, per la regia di O. Costa (1957). Collabora con il Teatro Stabile di Genova interpretando Kirilov ne I demoni di Fabbri da Dostoevskij (1954) e Lucio in Misura per misura di Shakespeare (1958), per la regia di Squarzina. Dal 1961 si avvicina agli autori greci e latini, dando vita a un teatro `didattico’ per la divulgazione del mondo etico e ideale dell’antichità: cura personalmente le messe in scena di Processo per magia da Apuleio, I discorsi di Lisia e Il governo di Verre da Cicerone (che nel 1963 gli valgono il Premio Idi), Atene anno zero dagli oratori attici (1963) e Agamennone di Alfieri (1965). Altri suoi allestimenti di impegno civile sono Azione scenica sull’opera e la figura di Don Milani (1970) e Processo a Socrate , elaborazione drammaturgica dei Dialoghi di Platone scritta con G. Prosperi (1984). Del 1987 è il Processo ideale a Giacomo Leopardi . Due anni dopo è regista e interprete del testo di R. De Monticelli Signori, il teatro deve essere rauco ; nel 1991 recita in La scoperta dell’America di C. Pascarella, con la compagnia Attori e Tecnici, e cura la regia del suo Incompatibilità elettive: Croce e Pirandello , scritto insieme a E. Moscarelli. Più di recente, ha diretto e curato scene e costumi di un altro suo lavoro (questa volta scritto insieme a M. Prosperi), I discorsi di Lisia (1994).