Gielgud

Figlio d’arte, debutta nel 1921 sotto la guida di Granville Barker e ottiene il primo successo sulla piazza londinese interpretando Trofimov ne Il giardino dei ciliegi di Cechov per la Oxford Repertory Company per cui lavora tra il 1924 e il 1925. Il debutto nelle vesti di regista avviene su invito di George Devine che nel 1932 lo spinge a mettere in scena Romeo e Giulietta per la Oxford University Dramatic Society, con Peggy Ashcroft, Edith Evans e in un ruolo minore il giovane Terence Rattigan che qualche anno più tardi, nel 1935, collaborerà con G. all’adattamento del romanzo dickensiano Le due città (A Tale of Two Cities). Nel 1932 dirige e interpreta Riccardo di Bordeaux (Richard of Bordeaux) di Gordon Daviot, affermandosi come star popolare del teatro commerciale nel West End londinese. Dal ’38 è direttore della compagnia del Queen’s Theatre. Nel 1953 viene fatto cavaliere. Indimenticabili rimangono alcuni dei personaggi a cui ha dato corpo e voce tra cui Amleto e Riccardo II di cui ha curato anche la regia; Angelo in Misura per misura (Measure for Measure); Leontes ne Il racconto d’inverno (The Winter’s Tale); Prospero in La tempesta (The Tempest, 1974). Acclamato interprete shakespeariano, G. contribuisce alla diffusione dell’opera di Cechov nel teatro inglese con brillanti interpretazioni e regie per Il gabbiano (1936), Tre sorelle (1937), Il giardino dei ciliegi (1961) e Ivanov (1965). Il suo talento si distinse con la stessa forza espressiva anche in drammi moderni, in particolare nelle vesti di John Whorting in L’importanza di chiamarsi Ernesto (The importance of Being Earnest) di Wilde, o in quelle di Spooner in La terra di nessuno (No Man’s Land, 1975) di Pinter nella messa in scena di Peter Hall per il National Theatre.