Giachetti

Lavorò in teatro dal 1927, prima con la compagnia Ricci-Bagni, poi con quella di Tatiana Pavlova, suscitando l’interesse e l’apprezzamento della critica, in particolare per l’interpretazione elegante e anticonvenzionale del macellaio in Un giorno d’ottobre di G. Kaiser. Dal 1934 si dedicò al cinema. Grazie alla sua espressione accigliata, al volto segnato e alla recitazione sobria, si affermò, già nel 1936 con Squadrone Bianco di A. Genina, come interprete di personaggi drammatici, virili, dal piglio spesso militaresco. Vanno ricordati tra i suoi film di maggiore successo: L’assedio dell’Alcazar (1940) di A. Genina, Giuseppe Verdi (1938) e Casa Ricordi (1954) di C. Gallone, Un colpo di pistola (1942) di R. Castellani e I fratelli Karamazov (1948) di G. Gentilomo. Tornò più tardi al teatro ( La nuova colonia di Pirandello con Marta Abba (1958) al Teatro Stabile di Napoli e fu anche attore televisivo: La signora Rosa (1960) di S. Lopez, L’ammutinamento del Caine (1962) di H. Wouk e La giustizia (1964) di G. Dessì.