Gémier

Tonnerre; Parigi 1869 – ivi 1933), attore e regista francese. Dopo gli esordi in teatri di provincia, si forma al Théâtre Libre di Parigi, fondato e diretto da André Antoine. Nella stagione 1895-96 recita al Théâtre de l’Oeuvre, passando così dal naturalismo di Antoine al simbolismo di Lugné-Poe. Dal 1901 al 1921 lavora in tre dei più importanti teatri della capitale (Renaissance, Antoine e Odéon); in questo stesso periodo, nel 1912, fonda il Théâtre ambulant, uno dei primi esempi di realtà teatrale decentrata, che sfocerà nel 1920 nella creazione del Théâtre national populaire (Tnp), esperienza ripresa nel dopoguerra e portata al successo internazionale da Jean Vilar, il fondatore del festival d’Avignone. La traccia lasciata da G. e raccolta soprattutto da Vilar, è la creazione di un grande teatro popolare, accessibile a tutti ma mai commerciale. La sua spinta ideale era concentrata in un entusiastico avvicinamento dei classici al grande pubblico, cercando sempre nelle sue rappresentazioni di agire `in sottrazione’ nei confronti dell’enfasi recitativa e dell’impianto scenico. Tra le sue regie e interpretazioni più significative ricordiamo: Blanchette di Brieux (1892), Venezia salvata di Otway (1895), Ubu re di Jarry (1896) e L’annuncio a Maria di Claudel (1920).