Garrani

Ivo Garrani esordì nella compagnia di C. Tamberlani a Roma nel 1943, ma due anni dopo lavorava già con Morelli-Stoppa. Ebbe una breve parentesi nel 1948-49 con Diana Torrieri, nello stesso anno fu con la compagnia Pagnani-Cervi dove recitò la parte di Raimondo ne La regina e gli insorti di U. Betti. La galleria di personaggi di opere classiche (Il lutto si addice ad Elettra di O’Neill), contemporanei e brillanti (La pulce nell’orecchio di G. Feydeau, 1951-52 con G. Tedeschi) che Garrani interpreterà con uno stile recitativo scarno e incisivo si arricchirà con Cristiano in Amici per la pelle di P. Barillet a fianco di E. Merlini. Importante anche l’interpretazione di nel Giulio Cesare di Shakespeare con la regia di Strehler al Piccolo Teatro nel 1954. L’anno successivo fece parte della compagnia del Nuovo Teatro (protagonista in Sacro esperimento di F. Hochw&aulm;lder). Degna di nota è anche la sua attività televisiva iniziata in ruoli di caratterista come, tra i tanti, Rodriguez ne L’alfiere (1956), il grande Silver John ne L’isola del tesoro (1959) e Porfirj Pètrovic in Delitto e castigo di Majano (1963). A contribuire notevolmente alla sua popolarità fu, negli anni ’60, la parte del padre di Giannino Stoppani nel Giornalino di Gian Burrasca di L. Wertmüller. La televisione gli offre anche nel ’70 interpretazioni interessanti come il protagonista dell’originale: Scandalo della Banca Romana. L’ultimo suo lavoro è del 1993 ne L’ispettore anticrimine. Di un certo spessore anche la sua attività cinematografica (Ragazze da marito, 1952; Il processo di Verona, 1963; L’amante di Gramigna, 1969).