Garinei

L’esordio di Enzo Garinei avviene in rivistine di carnevale per studenti al Teatro Valle di Roma, come primattore in uno spettacolo scritto dal fratello Pietro (del famoso fratello autore-regista avrebbe fatto poi l’imitazione in una scena del Delia Scala show , rivista montata nel 1960 da Garinei&Giovannini per rimediare al rinvio di Rinaldo in campo per infortunio di Domenico Modugno). Dalla Bisarca con Billi e Riva, nel 1950, al Lenzuolo per sognare a fianco di Sylva Koscina (1977), passando attraverso Grand baldoria, Gran Baraonda, Tobia la candida spia (con Rascel), La padrona di raggio di luna (con Andreina Pagnani), La manfrina, Lo sai che non ti sento quando scorre l’acqua, Alleluja brava gente con Johnny Dorelli, qui nel sapido ritratto di Folchetto, tombarolo monco (“M’hanno tagliato un branchio, pe’ punizione, perocché dice che arrobbavo”). Poi Cielo mio marito di Costanzo e Marchesi, con Ombretta Colli, Bramieri e Marisa Merlini, Assurdamente vostri , commedia di Ayckbourne con Sandra Mondaini. In Accendiamo la lampada di Pietro Garinei e Iaia Fiastri era Ussein Ullà, accanto a Dorelli e G. Guida, in una favola da mille e una notte. Attore elegante e preciso, dalla comicità sottile e garbata, è stato diretto da registi quali Visconti e Ronconi (in I lunatici ), F. Enriquez e S. Bolchi. Nel 1961, il trio di successo (E.G., Sandra Mondaini e Carletto Sposito) reduce dal Delia Scala show in teatro, presenta Canzonissima in tv. Ha partecipato a numerosi film, spesso accanto a Totò. Gli è stata attribuita nel 1961 la Maschera d’argento per il teatro di rivista.