Francia

Dopo gli studi artistici e un periodo a Ca’ Foscari a Venezia, Roberto Francia inizia a collaborare con Damiani per il Teatro stabile di Bologna. Pur lavorando anche con altri registi (per R. Guicciardini affronta La mandragola di Machiavelli, costumi di L. Ghiglia; Roma, Teatro Argentina, 1990), opera quasi esclusivamente con Maurizio Scaparro, per il quale firma numerosi e importanti allestimenti (Venexiana vince il premio Noce d’Oro 1965 per la migliore scenografia), mentre con J. Svoboda elabora un Cjrano de Bergerac di E. Rostand, (1977). Di recente si è occupato di Liolà di Pirandello (Genova, 1991); Don Quijote di R. Arzcana e M. Scaparro da M. de Cervantes (costumi di Emanuele Luzzati, Roma, 1992), concentrando tutto il paese in uno stanzone rustico, dall’insolito fondo `informale’ a riquadri; Teatro Excelsior di V. Cerami (Ravenna, 1993); Memorie di Adriano di M. Yourcenar (Torino, 1994) e Cirano de Bergerac di E. Rostand (Bologna, 1995).