Foschi

Interprete versatile, dopo il diploma alla ‘Silvio D’Amico’, e il debutto allo Stabile di Torino (1962), Massimo Foschi dà vita nel corso della sua carriera ad alcuni personaggi chiave del teatro con una forza interpretativa intensa e una notevole autorità scenica, spaziando in un repertorio classico con registi importanti, anche dell’area della ricerca. Con Orazio Costa è Don Giovanni . È Orlando ne l’Orlando furioso di L. Ronconi (1969), con cui recita nell’ Orestiade nel ruolo di Oreste e Agamennone. Dal 1972 è con G. Lavia Otello , e il padre di Strindberg nell’opera omonima (1976), Giove in Anfitrione (1979) e il Grande Elettore ne Il principe di Homburg di Kleist (1982). Memorabile è il suo Calibano ne La tempesta con la regia Strehler (1978-79). Dall’80 è al Teatro di Roma, diretto da Squarzina in Misura per misura e Casa cuorinfranto di Shaw. È un Edipo re con la regia di O. Costa. Ha una assidua collaborazione con L. Puggelli che lo dirige nel 1981 in Andromaca di Racine (nella parte di Pirro), Pilade di Pasolini (1983), All’uscita di Pirandello, e ne Il libro di Ipazia di Luzi. È diretto anche da Brokhaus, G. Cobelli e Sequi. Lavora anche con G. Vasilicò, G. Salvatores, è protagonista di Pazzo d’amore di Shepard (1985), con la regia di Chérif (1985). Nella sua carriera c’è anche del cinema sia in veste di attore (Petri, Giordana, Zeffirelli) che di doppiatore.