Falconi

Armando Falconi cominciò la carriera di attore dopo essere stato impiegato e ufficiale. Si affermò nella compagnia Andò-Leigheb, per poi passare nella Andò-Di Lorenzo dove, tra il 1897 e il ’99, ricoprì il ruolo di primattore. Con Tina Di Lorenzo, che divenne sua moglie, recitò fino al ritiro dalle scene dell’attrice, nel 1920. In quell’anno assunse la direzione, assieme a L. Chiarelli, della compagnia Comoedia diventata l’anno successivo una seguitissima compagnia di successo diviso con la prima attrice P. Borboni fino al 1930. In seguito guidò altre compagnie e divise il palcoscenico con (tra gli altri) D. Menichelli-Migliari, S. Ferrati, E. Maltagliati. Fu attore di estro geniale, brillante, e seppe esaltare con eleganza la comicità dei suoi personaggi, senza mai andare sopra le righe, attento ai caratteri e al trucco. Vanno ricordate le sue interpretazioni nel Re burlone di Rovetta, Addio giovinezza! di Camasio e Oxilia, Le allegre comari di Windsor di Shakespeare, Don Pietro Caruso di Bracco, La moglie ideale di Praga, Il centenario dei fratelli Àlvarez Quintero e Joe il rosso , scritto dal figlio Dino. Con S. Zambaldi scrisse La canzone di Rolando, commedia che andò in scena nel 1918. Al cinema si affermò con Rubacuori (1931).