Ercolino

Tobia Ercolino inizia la carriera con l’elaborazione collettiva dell’allestimento di Sulla via di San Michele (Firenze 1978), che gli consente di collaborare con A. Savelli in Amato mostro di J. Grass da J. Tomeo (Firenze, Teatro di Rifredi 1991), La cortigiana di P. Aretino, costumi di Massimo Poli (Arezzo 1992), Gian Burrasca, un monello in casa Stoppani di A. Savelli (Teatro di Rifredi 1993). Un’altra importante collaborazione è con Chérif, per il quale cura alcuni fortunati allestimenti, da Piccola Alice di E. Albee (Roma 1988) a Improvvisamente l’estate scorsa di T. Williams (Bologna 1991), un neoclassico interno-esterno coloniale che ottiene il premio Ubu 1991 per la migliore scenografia. Di recente ha lavorato anche con M. Castri in Elettra di Euripide (1990); con U. Chiti in Clizia di Machiavelli (1991); con A. Nogara, risolvendo, con un interessante costume-scena in cui si intravedono soltanto le labbra rosso rubino e i denti bianchissimi della protagonista, dipinta e vestita di nero, il Non io di Beckett (1992); con G. Solari in La musica in fondo al mare di M. Confalone (Milano 1994) e con G. Tedeschi in Enrico IV di Pirandello (Roma 1995).