Engel

Debutta come regista teatrale nel 1972: lo spettacolo, Nella giungla delle città di Brecht, si avvale di una co-regia realizzata grazie alla collaborazione di Jean Jourdheuil e Jean-Pierre Vincent, con il quale mette in scena diversi spettacoli, prima al Théâtre de l’Espérance, poi al Théâtre national di Strasburgo. A partire da materiali letterari, spesso attinti dal romanticismo tedesco, ma anche dai classici e dai contemporanei, si susseguono spettacoli come Don Giovanni e Faust di Grabbe (1973), Trotsky à Coyoacan di H. Lange (1974), Faust Salpêtrière da Goethe (1975), Baal di Brecht (1976), Kafka Théâtre complet (1979), Prométhée – Porte feu (1980), Penthésilée da Kleist (1981), Dell’Inferno (1982), Il misantropo di Molière (1985), Venezia salvata da Hofmannsthal (1986), La nuit des chasseurs da Büchner (1988), Livre de Job (1989), Il riformatore del mondo di T. Bernhard (1991), fino al recente La forza dell’abitudine , ancora di Bernhard (1997). Il lavoro di E. si caratterizza sia per la scelta dei testi sia per i luoghi insoliti nei quali questi vengono allestiti (capannoni dismessi, fabbriche, alberghi, ferrovie): un ampliamento dei confini del teatro, fino a coinvolgere per intero le città, nell’intento di modificare il rapporto tra spettatore e spettacolo. L’attività artistica di E. spazia dalla realizzazione di film alla regia di spettacoli d’opera: alla Scala ha curato le regie di Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Šostakovic (1992, prodotto dall’Opéra-Bastille di Parigi), Die Walküre (1994) e Siegfried di Wagner (1997), Salome di R. Strauss (1995) .