Engel

Dopo studi di recitazione, intrapresi alla Theaterschule di Jessner, Erich Engel concentra il proprio interesse sui problemi relativi alla regia. Ad Amburgo, nel 1918, esordisce come regista presso i Kammerspiele; nel 1922 è a Monaco, dove Carl Zeiss lo scrittura per lo Staatstheater e dove avviene l’incontro con Brecht. Ha così inizio un fecondo periodo di collaborazione che annovera messe in scena come Nella giungla delle città (1923), L’opera da tre soldi (1928), Madre Coraggio (1949), Il signor Puntila e il suo servo Matti (1950), Vita di Galileo (1957, sua ultima realizzazione registica) e che sancisce il suo ruolo di regista all’interno del Berliner Ensemble. Negli anni successivi la sua attività si sposta prima al Deutsches Theater e allo Staatliches Schauspielhaus, poi – come regista ospite – in vari teatri. Dal 1945 al ’47 assume la direzione dei Kammerspiele di Monaco, in seguito dello Hebbeltheater di Berlino. Dal 1931 comincia la sua intensa attività di regista cinematografico. La regia teatrale di E. si avvale di un metodo `scientifico’ che, attraverso il rifiuto di ogni abbellimento letterario, si impone nell’intento di negare sia un certo realismo, ormai reso sterile dai canoni di maniera, sia quella rigida componente stilistica rintracciabile nel teatro tedesco dell’epoca. Gli interventi sul testo sono soprattutto improntati su un gusto particolare per il razionalismo, elemento che si rileva all’interno dello sviluppo drammaturgico dell’opera.