Edgar

Scrive i suoi primi lavori ( The National Interest , Rent , Caught in the Act , 1971-72) per `The General Will’, compagnia teatrale agit-prop basata su principi di agitazione e propaganda, derivati dai lavori degli anni ’30 di J. Littlewood e E. McColl. Basati su criteri d’efficacia prettamente politici e non teatrali, disegnati per incontri pubblici, picchetti o rappresentazioni di strada, dunque privi di scenario, ricchi di immagini dirette, strutturati in brevi sequenze episodiche, sono lavori che presentano tematiche d’immediata attualità e interesse per un pubblico di lavoratori. Adottando il medesimo impianto formale, Lay-By (1971) e England’s Ireland (1972) sono rivolti a un pubblico più ampio, e scritti da E. in collaborazione con altri drammaturghi fra cui Brenton e Hare. Di tutti questi lavori, in continuo aggiornamento e ricchi di improvvisazioni, sono pochi i testi sopravvissuti. Visti i limiti del teatro agit-prop, E. sviluppa presto un nuovo stile drammaturgico, che combina insieme particolari naturalistici ad elementi dell’agit-prop, realizzando Destiny (1976). Tra gli altri suoi lavori merita particolare menzione l’adattamento di Nicholas Nickleby (Royal Shakespeare Company, 1980): che più che un adattamento del romanzo dickensiano, un dramma su Dickens e una critica alla sua moralità sociale. In seguito E. approda al `community festival’ realizzando lavori del tipo di Entertaining Strangers (1985; adattato per il National Theatre nel 1987), scritti per attori non professionisti reclutati tra la popolazione del luogo allo scopo di rivitalizzare la comunità generando in modo diretto una coscienza sociale. Si ricordano ancora Mary Barnes (1978), Teendreams (1979), May Days (1983) e infine uno dei suoi lavori di successo più recenti: Pentecost (Rsc, 1994).