Dondini

Figlio d’arte, dopo un lungo tirocinio, nel quale svolse le più disparate mansioni, anche trovarobe, nel 1928 lavorò come generico con formazioni quali la Mezzaranghi-Mariani diretta da Lorenzo Pani, la Calapoli-Ghirlanda-Nardelli. Si rivelò magnifico brillante e poi caratterista di formidabile spontaneità e capacità comica con la Solmi-Pisenti, la Romualdo-Mascherpa, la Reale Sarda. Viene ricordato come un magnifico interprete di personaggi goldoniani. Nel 1853 fu capocomico con C. Cazzola, G. Pezzana, A. Pedretti, T. Salvini. Nel 1868 entrò a far parte della compagnia Peracchi.