Díaz

Integrato dal 1959 al 1965 nel collettivo teatrale sperimentale Ictus, nel quale ha prestato la sua opera come attore, regista e autore. Il gruppo Ictus, che si dedicava alla ricerca di nuove forme drammatiche e all’allestimento di testi di giovani autori cileni, ha messo in scena quasi tutte le opere di D.: Un uomo chiamato isola (Un hombre llamado isla, 1961); Spazzolino da denti (Cepillo de dientes, 1961); Il luogo dove muoiono i mammiferi (El lugar donde mueren los mamíferos, 1963); Il muto cieco (El mudo ciego, 1965), tutti testi vicini al teatro dell’assurdo, trapiantato nella realtà problematica dell’America Latina. Stabilitosi in Spagna dal 1965, D. ha continuato a scrivere per il teatro, riuscendo in alcuni casi a far mettere in scena i suoi nuovi testi, nei quali si accentua la componente politico-sociale e appaiono i temi della nostalgia e dello sradicamento. Dal 1982, con Pelle contro pelle (Piel contra piel), torna a far rappresentare i suoi testi in Cile.