Dettori

Si diploma all’Accademia d’arte drammatica `S. D’Amico’ nel 1956. L’anno seguente viene scritturato dal Piccolo Teatro di Milano (dove lavora fino ad oggi) interpretando Coriolano di Shakespeare, per la regia di Strehler. Nel 1958 partecipa all’ Arlecchino servitore di due padroni di Goldoni diretto da Strehler, spettacolo in cui reciterà anche per diverse edizioni successive. Nel 1959 è presente sulle scene con tre spettacoli: L’opera da tre soldi di Brecht (di cui è interprete anche nell’edizione del ’73 per il Piccolo) , Mercadet l’affarista di Balzac, per la regia di Puecher, Platonov e gli altri di Cechov diretto da Strehler. Sempre per il Piccolo Teatro di Milano ha interpretato diversi ruoli, divenendone, nell’ultimo decennio, uno dei maggiori attori: Il trionfo dell’amore di Marivaux diretto da A. Vitez (1986); Mon Faust di Valéry allestito da W. Pagliaro (1987); Il tempo stringe di A. Tabucchi, per la regia di Strehler (1988); La rigenerazione di Svevo diretto da E. D’Amato (1988-89); La grande magia di E. De Filippo allestito da Strehler (1990); Il diavolo non può salvare il mondo di A. Moravia per la regia di G. Zampieri (1992); Il campiello di Goldoni diretto da Strehler (1993, 1994); I giganti della montagna di Pirandello, per l’allestimento di Strehler (1995); Lux in tenebris di Brecht diretto da C. Battistoni (1996); L’avaro di Molière, per la regia di L. Puggelli su un’idea di Strehler. Nel 1996, oltre che interprete, è regista assieme a Puggelli e Strehler nell’opera di A. Tabucchi Gli ultimi tre giorni di Fernando Pessoa . Attore sensibile, attento ai soprassalti dell’anima ha lavorato anche per il Teatro stabile di Genova ( Le colonne della società di Ibsen nel 1960, Turcaret di Lesagenel nel 1979) e per quello di Trieste ( Uomo e superuomo di G.B. Shaw nel 1976). Per la regia di L. Ronconi ha interpretato L’anitra selvatica di Ibsen (1977) e Al pappagallo verde di Schnitzler (1978).