Derain

Interessato come Picasso e Braque all’arte africana e allo studio dello spazio compiuto da Cèzanne a inizio secolo, D. sviluppò tuttavia una sua traiettoria personale, che lo porterà più vicino ai fauvisti e a Matisse. Dal 1919 Diaghilev gli chiede di realizzare delle scenografie per i Ballets Russes. Le sue scene fortemente decorative e immaginifiche gli assicureranno una lunga carriera di scenografo di balletti. La prima produzione è per La boutique fantasque di L. Massine; in seguito al successo ottenuto viene chiamato a collaborare al balletto Jack in the box (1926) di Balanchine. Con quest’ultimo collaborerà ancora per La Cuncurrence (1932), rappresentata dai Balletti Russi di Montecarlo, Fastes (1933) e Songes (1933), al Teatro degli Champs-Elyisées. Nel 1947, inoltre, si occupa delle scene per il balletto Mam’zelle Angot , su musica di Charles Lecocq, al Covent Garden; l’anno seguente disegna scene e costumi per Le diable l’emporte di R. Petit, al Teatro Marigny di Parigi.