De Sanctis

svolse le più svariate mansioni: suggeritore, amministratore, primo attore. Nel 1886 entrò a far parte della compagnia di Cesare Rossi come generico; e successivamente fu primattore giovane per la compagnia Roncoroni, per la Di Lorenzo-Calamai, per la Paladini-Talli. Nel 1894 Francesco Garzes gli offrì il ruolo di primattore e recitò con Giovanni Emanuel, Eleonora Duse, I. Vitaliani. Attento alle correnti innovatrici, nel 1898 fondò il Teatro d’Arte a Torino, di cui gli fu offerta la direzione da Domenico Lanza. Nonostante i grandi attori (Cesare Dondini, Giacinta Pezzana) e la nobiltà dei testi proposti, l’istituzione crollò in pochi mesi. Divenne capocomico con una sua compagnia mettendo in scena un repertorio d’eccezione (Ibsen, Turgenev, Gor’kij, Shalom Aleichem, Brieux) . Per esigenze di popolarità affrontò anche lavori di più facile successo, tra i quali Il colonnello Bridau da Balzac, L’Aiglon di Rostand. Si ritirò dalle scene a settant’anni. Nel 1953 riprese l’attività fondando una nuova compagnia con cui presentò un suo cavallo di battaglia, Un curioso accidente di Goldoni.