De Matteis

Inizia la sua attività come illustratrice di fiabe, per dedicarsi al teatro prima come assistente di Sensani, poi come costumista. Dopo alcuni fortunati allestimenti ( Alceste di Gluck, regia di G. Salvini, 1936; Il deserto tentato di A. Casella, Maggio musicale 1937; Vita col padre di Lindsay e Crouse, regia di G. Guerrieri, 1947), disegna i costumi per Troilo e Cressida di Shakespeare diretto nel 1949 da L. Visconti: nella Troia turrita ideata dalle scene di F. Zeffirelli si muovono personaggi leggendari e fiabeschi; come gli eroi dei codici miniati medioevali, i troiani hanno colori squillanti, i greci i toni dell’acciaio: l’attenzione all’intero complesso dello spettacolo le permette di ottenere raffinate fusioni di colore. Le sue preferenze vanno in effetti alle opere con importanti scene d’insieme, come Gigi di Colette e Loos (regia di G. De Lullo, 1955), Ifigenia in Tauride di Euripide (regia di M. Ferrero, Taormina 1957), L’avaro di Molière (regia di O. Costa, 1952). Negli ultimi anni preferisce lavorare per il cinema (spesso con lo scenografo Mario Chiari), disegnando i costumi per alcune pellicole ( Un colpo di pistola di R. Castellani, 1942; La carrozza d’oro di J. Renoir, 1952; La Bibbia di J. Huston, 1956).