De Daninos

Studia con E. Sperani all’Accademia dei Filodrammatici, dove si diploma nel 1952. Debutta l’anno dopo al Piccolo Teatro nel Giulio Cesare di Shakesperare con la regia di Strehler. Tra il 1957 e il ’61 ha parti importanti al Teatro del Convegno con la regia di E. Ferrieri: Orazio nell’ Amleto di R. Bacchelli e Tommy in Come le foglie di Giacosa. Negli anni ’60 lavora intensamente con la compagnia Morelli-Stoppa, caratterizzandosi in ruoli comici e grotteschi (Laudisi in Così è, se vi pare ). Ha una parentesi lavorativa con il Teatro stabile di Genova dove è Kurt in Danza di morte di Strindberg e il comico amante Tournell in La pulce nell’orecchio di Feydeau. Nel 1970 è, con V. De Toma e U. Ceriani tra i fondatori del Teatro Insieme. Con la regia di G. Lavia è il dottor Dorn in Il gabbiano di Cechov. Ritorna al Piccolo Teatro in Barbablù di Dursi (regia di Puggelli) e nel 1983 in Minna von Barnheim di Lessing, diretto da Strehler. Ancora allo Stabile di Genova, è in Terra sconosciuta di Schnitzler (1984-85, regia di O. Krejca), L’alcade di Zalamea di Calderón (regia di M. Sciaccaluga). Lavora con M. Castri ne La famiglia Schroffenstein di Kleist.