De Chiara

Un posto di primaria importanza nella sua produzione occupano il dialetto romanesco e la rivisitazione di alcuni classici dell’antichità (Terenzio e Plauto) e della narrativa di Verga, Brancati, Sciascia e D’Annunzio. Esordisce come commediografo nel 1960 con Antonello capobrigante , cui seguono Itaca! Itaca! (1974); Il mostro (1978); Miseria e grandezza nel camerino nº 1 (1984); Eleonora: ultima notte a Pittsburgh (1988, sulla vita della Duse). È stato anche critico, saggista, regista teatrale e sceneggiatore cinematografico e televisivo.