De Ceresa

Fra gli attori del Teatro Sperimentale di Genova, poi teatro Eleonora Duse, insieme alla moglie Elsa Albani e Alberto Lupo, è subito scritturato da Strehler che raccoglie nel primo Stabile italiano gli attori più bravi del secondo dopoguerra. Qui dal 1951 al ’54 ha modo di costruirsi una personalità di prim’ordine, da L’oro matto di Giovaninetti a Re Enrico IV di Shakespeare, ad Arlecchino (Brighella), e in testi di Bruckner, Gogol’, Sartre, Pirandello, Buzzati, Giraudoux e La mascherata di Moravia; dopo questo spettacolo (nel quale era anche Rossella Falk) entra a far parte della Compagnia dei Giovani (De Lullo-Falk-Guarnieri-Valli con Elsa Albani) fino allo scioglimento: qui fra Betti e Patroni Griffi, Testoni e Farquhar, è il Capocomico dei Sei personaggi , un irresistibile ser Tobia nella Dodicesima notte , il dottor Dussel nel Diario di Anna Frank, Trillini in D’amore si muore, Cebutykin in Tre sorelle, il consigliere Agazzi in Così è (se vi pare). Altri spettacoli: Nella giungla della città , regia A. Calenda, e Il prezzo di Miller, diretto da R. Vallone, 1969; Il ritorno a casa di Pinter, regia M. Bolognini, 1974; Norman ai tuoi ginocchi di Ayckbourn, regia F. Crivelli, 1975. La sua recitazione moderna e nervosa, attenta alle mille sollecitazioni del testo, gli permetteva di passare indifferentemente dai classici ai moderni; lunga la collaborazione con il teatro Stabile di Genova (da L’anatra selvatica di Ibsen, 1977, regia di Ronconi a I fisici di Dürrenmatt, 1989-90) e importanti le sue performance di lettore di poesie, da Caproni al prediletto Sbarbaro.