Dairakuda Kan

Fondata da Akaji Maro (Nara 1945) nel 1972, la compagnia si compone di venti danzatori e danzatrici ed è fra le esponenti di maggior rilievo della danza butoh. Con questo genere di danza Akaji Maro intraprese il tentativo di rinnovare profondamente la tradizione giapponese, proponendo un’alternativa tanto agli stilemi del nô e del kabuki (che fornivano un’immagine stereotipata del Giappone), quanto alla danza di importazione europea. Le sue coreografie accentuano l’importanza dell’immagine sul movimento, proponendo accostamenti insoliti e stupefacenti (per esempio l’uso di animali sulla scena assieme ai danzatori), che hanno come scopo quello di risvegliare l’immaginazione dello spettatore, «mettendo a nudo l’anima attraverso il corpo». In Europa D. debutta nel 1982 al festival di Avignone con lo spettacolo Le cheval tacheté de mer . Nella vasta produzione del gruppo vanno, citati a titolo d’esempio, lo spettacolo d’esordio Dance Apricot Machine (1972) e Light (1979), serie di dodici variazioni sul tema della luce.