Crivelli

Attivo in campo nazionale e internazionale, Filippo Crivelli da anni collabora con i maggiori enti lirici in Italia e con importanti teatri stranieri. Ha collaborato a lungo con la Rai, realizzando trasmissioni dedicate a cantanti come Milly e Milva, radiodrammi, sceneggiati e programmi radiofonici. Tra gli spettacoli di prosa si ricorda L’Orestea di Gibellina di Emilio Isgrò (1983-85), da Eschilo, con le macchine sceniche di Arnaldo Pomodoro, realizzata all’aperto sulle rovine di Gibellina; ha inoltre riproposto, dopo anni di oblio, i testi teatrali di Achille Campanile (Manuale di teatro , 1976). Il suo nome è legato alla ripresa del Ballo Excelsior di Manzotti e Marenco (Firenze, Maggio musicale 1967), con la coreografia di Ugo Dell’Ara e le scene e i costumi di Giulio Coltellacci; lo spettacolo, dopo la ripresa scaligera del 1975, si replica ancora oggi nei maggiori teatri italiani. Al Teatro alla Scala ha recentemente curato la regia di La fille du régiment di Donizetti (1996), restituita in tutta la sua preziosa verve; del compositore bergamasco ha allestito ben diciannove titoli, ricevendo nel 1993 il premio Donizetti e, precedentemente, il premio Illica per la sua attività nel teatro d’opera. È considerato tra i più eleganti registi d’operetta (sei edizioni di La vedova allegra di Lehár, e Al Cavallino bianco di Benatzky, Parata di primavera di Stolz, Il pipistrello di Strauss, The Mikado di Gilbert e Sullivan). Firma la regia di numerosi spettacoli di canzoni, di cabaret e recital per Milly, Laura Betti, Ornella Vanoni, Maria Monti, Rosalina Neri, Valentina Cortese, Tino Carraro, Milva. A C. sono inoltre legate le diverse e numerose edizioni di Milanin Milanon , spettacolo dedicato a Milano attraverso le sue poesie e le sue canzoni, scritto con Roberto Leydi (1963). Sempre con Leydi ha scritto Bella ciao, spettacolo di canzoni popolari presentato al festival di Spoleto nel 1964. Collabora da anni con il Teatro della Tosse di Genova, per cui ha curato la regia di Dodici Cenerentole (adattamento da Dodici Cenerentole in cerca d’autore di Rita Cirio e Emanuele Luzzati; 1991), Gilbert & Sullivan & Company , Il conte Chicchera di Goldoni (1993) e Voilà Labiche (1995), riduzione da Il cappello di paglia di Firenze di Labiche. Nel 1993 ha realizzato per la Rai i Mémoires di Goldoni in edizione integrale radiofonica. È tra quei registi della scena italiana che si sono misurati con ogni forma di teatro, dai monologhi all’opera lirica, dalla tragedia all’operetta, dagli spettacoli di canzoni popolari alla commedia brillante. Esperienza e creatività, tecnica e precisione formale fanno di Crivelli una presenza importante del teatro in Italia.