Corti

Angelo Corti si avvicinò al teatro da amatore, facendo il macchinista al Teatro Donizetti di Bergamo quando arrivava una compagnia. Abbandonò il suo mestiere di rappresentante e si iscrisse alla scuola di mimo del Piccolo Teatro di Milano (dove dal 1957 diventerà assistente di M. Flach). Qui ebbe come maestro E. Decroux e conobbe Cino Tortorella, ideatore e interprete della serie di trasmissioni per ragazzi Il mago Zurlì (1955-56) in cui C. interpretava il pupazzo di gomma Pippetto. Il primo spettacolo come interprete fu Recital di mimo (1956), con la regia di M. Flach. Nel 1957 entrò al Piccolo Teatro come ‘servo di scena’ che non parla nell’ Arlecchino servitore di due padroni con la regia di Strehler e seguì le numerose tournée all’estero.

Nel 1961 è interprete in Schweyk nella seconda guerra mondiale di Brecht (regia di Strehler) e Storia di Pablo di Sergio Velitti, da C. Pavese (regia di V. Puecher). Nel 1967 debutta come doppio di Soleri nell’ Arlecchino, ruolo che sosterrà in numerose riprese fino al 1979. Nel 1984 ricopre la parte di Truffaldino in Les Esprits di Camus, da un canovaccio della Commedia dell’Arte. Ha insegnato dal 1969 al 1992, in alternanza con M. Flach, educazione del corpo, mimo e commedia dell’arte presso l’Accademia d’arte drammatica `S. D’Amico’; dal 1978 al 1985, mimo presso la scuola di Renato Greco; dal 1983 al 1986 presso il Centro sperimentale di cinematografia. È stato uno dei protagonisti del rinnovamento nella pratica della pedagogia teatrale.