Clifford

Critico per il “Scotsman”, nasce nel nord dello Staffordshire ma già dal 1968 si trasferisce a vivere in Scozia. Comincia la sua carriera di autore drammatico traducendo due opere di Calderón ( The House With Two Doors e The Doctor of Honour ) e scrivendo radiodrammi: Desert Places (1983), Ending Time (1984). Il suo debutto sulla scena avviene nel 1985 al Traverse Theatre di Edimburgo con Losing Venice : primo testo di una trilogia (seguono Lucy’s Play e Playing with Fire , 1986) commissionatagli dal teatro stesso, che andrà in tournée a Londra, in Australia, a Hong Kong, in Svezia e a Los Angeles. I suoi lavori sono basati sui miti e le leggende antiche, di cui C. sfrutta il simbolismo per proporre una possibile idea del mondo, in contrasto con il teatro dell’assurdo. Il suo stile si comprende attraverso il legame con il teatro spagnolo del XVII secolo, su cui ha svolto una tesi di dottorato. Tra gli altri suoi lavori si ricordano le traduzioni di testi da García Lorca, Tirso de Molina e Fernando de Rojas; nel 1997 ha completato Santiago , un `drama-documentary’ per la rete televisiva inglese Channel 4. Il suo lavoro più recente per il Traverse di Edimburgo è ambientato nel Portogallo medioevale ( Inés de Castro ).