Clerici

Laureatosi in architettura all’università di Roma, negli anni ’40 Fabrizio Clerici iniziò la sua carriera di pittore e disegnatore. Con l’allestimento di La professione della signora Warren di G.B. Shaw iniziò l’attività di scenografo al Teatro Nuovo di Milano (1947). Orpheus di Stravinskij è il suo primo lavoro per il teatro musicale (Venezia 1948, coreografia di A. Milloss). Seguiranno diversi allestimenti per l’opera: Didone e Enea di Purcell all’Opera di Roma (1949, regia di A. Lattuada), Armida di Lulli al Maggio musicale fiorentino (1950, regia di A. Milloss), Combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi al festival di Strasburgo (1951, coreografia di B. Gallizia). Alla Scala con L. Squarzina allestisce Sogno di una notte di mezza estate di Britten (1961) e l’ Orontea di Cesti (Piccola Scala, 1961), mentre con V. Puecher monta Turandot di Busoni (1962) e Alì Babà di Cherubini (1963). Disegna scene e costumi per i balletti Le creature di Prometeo di Beethoven (Colonia 1963, coreografia di A. Milloss), Dedalo di Turchi (Maggio musicale 1972, coreografia di A. Milloss), Marsia di Dallapiccola (Palermo 1973, coreografia di U. Dell’Ara). Grande conoscitore della storia dell’arte e delle teorie prospettiche, predilige lo stile e il gusto del Settecento, del barocco e delle arti antiche orientali.