Cavacchioli

Giornalista e critico teatrale, i suoi inizi furono segnati dall’incontro con il movimento futurista: i suoi versi, compresi in alcune raccolte ( Cavalcando il sole , 1914), portano netta questa impronta. Successivamente rivolse la sua attenzione al teatro, facendo emergere il contrasto tra illusione e realtà e polemizzando con sottile ironia nei confronti del dramma borghese; ciò con l’obiettivo di dar vita, insieme a Chiarelli e Antonelli, a un teatro con i crismi dell’avanguardia, votato soprattutto alla sperimentazione. Ottenne il suo primo successo nel 1919 con L’uccello del paradiso , messo in scena dalla compagnia Talli e ricordato per l’introduzione del personaggio astratto, che regola le vicende degli altri protagonisti. Altri titoli sono: Quella che t’assomiglia (1919), La danza del ventre (1921), Il cammello (1923), La corte dei miracoli (1927), Il cerchio della morte (1930), Le stelle nel pozzo (1943). Fu membro del consiglio direttivo della Società italiana autori ed editori.