Carr

Laureata nel 1987 presso lo University College di Dublino, debutta nel teatro con Ullaloo (1989), presentato al Dublin Theatre Festival in una lettura e messo in scena all’Abbey Theatre’s Peacock nel 1991. Nel frattempo scrive e vede prodotti a Dublino altri tre lavori: Low in the Dark (1989), The Deer’s Surrender (1990) e This Love Thing (1991) che, secondo la critica, contribuiscono ad associarla a Beckett e al teatro dell’assurdo, come anche al filone avanguardistico del teatro contemporaneo irlandese e in particolare a Tom MacIntyre. Senza adottare i toni radicali del femminismo, e rimanendo estremamente protettiva verso il suo individualismo, C. usa il mito per esplorare i temi dell’amore, del sesso, la posizione delle donne e sostiene l’idea di una rivisitazione positiva dei ruoli, optando per il pathos piuttosto che per la polemica. The Mai (1994) e Portia Coughlan (1996) sono i lavori che hanno contribuito ad affermarla. Nel 1997 la commissione di nuovi testi le è giunta da diversi teatri, quali il Druid Theatre, l’Abbey Theatre e il Royal Court Theatre.