Campesino

Nato per servire la causa dei braccianti agricoli della California meridionale, il gruppo di El Teatro Campesino è stato fondato nel 1965 da Luís Miguel Valdez, allora studente di teatro alla High School di San José, affascinato da uno spettacolo della San Francisco Mime Troupe, ma definitivamente persuaso della sua idea dopo aver assistito alla marcia di 1200 lavoratori agricoli (‘campesinos’) dei vigneti di Delano (una cittadina duecento chilometri a nord di Los Angeles), primo atto di un duro sciopero organizzato sindacalmente da Cesar Chiavez e destinato a protrarsi per quasi cinque anni. ‘Chicano’, cioè americano di origine messicana come Chiavez, figlio di contadini e secondo tra dieci fratelli, Valdez mette la propria vocazione teatrale al servizio della comunità `campesina’, proponendosi di affrontare attraverso la rappresentazione teatrale i problemi che stanno alla base dello sciopero e di convincere i lavoratori chicani a iscriversi al sindacato.

I primi spettacoli sono brevi ‘actos’ bilingui (spagnolo-inglese), di carattere satirico e politico, della durata di una quindicina di minuti che nello stile della commedia dell’arte affrontano temi contingenti (The two Faces of the Boss, 1965; La conquista del México, 1968) o definiscono le linee di un internazionalismo contadino, mostrando ad esempio in Vietnam Campesino (1970) la condizione sfruttata dei braccianti statunitensi accanto a quella dei lavoratori vietnamiti. Gli anni Settanta annunciano uno scollamento fra la realtà sociale di partenza e l’esigenza di un approfondimento tecnico, professionale e antropologico del gruppo, che si è spostato intanto da Delano a San Juan Bautista (a sud di San Francisco). Qui, su un terreno agricolo di quaranta acri, viene fondato El Centro Campesino Cultural. La ricerca sulle radici etniche dei `chicanos’ e la componente spirituale che investe l’identità messicana trovano riflesso nel crescente interesse che El Teatro Campesino dedica alla cultura precolombiana, maya e azteca, e al culto cattolico di Nostra Signora di Guadalupa ( La carpa de los rasquachis , 1972). Anche gli iniziali `actos’ acquistano caratteristiche drammaturgiche più elaborate, trasformandosi in `corridos’ e `mitos’, spettacoli o addirittura cerimonie, che inglobano la danza e il canto, come El baile de los gigantes (1974), dove il riferimento a Popol Vuh , il libro sacro dei maya, e la struttura cosmogonica della rappresentazione indicano chiaramente i mutamenti avvenuti nell’atteggiamento politico del gruppo, che dalla rabbia del marxismo militante è approdato a un orizzonte spirituale di matrice antropologica e extra-occidentale. Con una borsa di studio della fondazione Rockefeller, nel 1977 Valdez lascia temporaneamente El Teatro Campesino e scrive Zoot Suit, un musical sui ‘chicanos’ di Los Angeles messo in scena al Mark Taper Forum di Los Angeles e poi portato a Broadway (1979) proprio mentre a San Juan, nella missione fondata dagli spagnoli nel XVII secolo, il gruppo rappresenta Fiestas navideñas .