Butler

Formato alle scuole dell’American Ballet e di Martha Graham, nella cui compagnia danza dal 1944 al 1955, ha fondato poi il John Butler Dance Theatre. La sua doppia esperienza, classica e moderna, gli ha permesso di coreografare anche per il New York City Ballet, l’Australian Ballet, il Nederlands Dans Theater, il Balletto dell’Opéra di Parigi e le compagnie della Scala, del Teatro Comunale di Firenze e dell’Arena di Verona. È stato responsabile del balletto al festival di Spoleto, dove ha creato Medea su musica di Barber per Mikhail Barishnikov e Carla Fracci, protagonista anche delle sue danze per la Lulu di Berg. Sue anche le coreografie per due partiture di Giancarlo Menotti, The Unicorn, The Gorgon, and the Manticore (1956) e Sebastian (1963). Tra i suoi titoli più noti, spesso di tono epico, Carmina Burana (1959) e Catulli Carmina (1964), After Eden (1966), duo favorito di Luciana Savignano e Marco Pierin, A Season in Hell (1967), Itinéraire (musica di Luciano Berio, 1970), Intégrales e Amériques (musica di Edgar Varèse, 1973). È stato tra i primi a realizzare, nelle sue creazioni, la fusione di tecniche di derivazione accademica e moderna.