Brunn

Da giovane presenta una spiccata propensione per la ginnastica. Selezionato per la squadra olimpionica di tuffatori, assiste ad uno spettacolo circense a Berlino e decide di diventare artista. Nel 1939 debutta con un numero che alterna giocoleria a salti mortali ed altre acrobazie. Nel 1942, quando è scritturato al Wintergarten di Berlino, la stampa lo segnala come degno successore di Rastelli. Nel 1943, chiamato alle armi, si rifugia in Svezia e viene considerato disertore fino alla fine della guerra. In Spagna, lo vede John Ringling North che scrittura lui e la sorella Lottie, per il Ringling Bros. and Barnum & Bailey. Debutta a New York al Madison Square Garden nell’aprile del 1948 e il “New York Times” lo definisce il `Nijinskij dei giocolieri’. Nel 1951 la sorella Lottie intraprende la carriera da solista e Francis lascia il circo per i grandi locali di Las Vegas, dove il suo nome viene messo in cartellone accanto a quelli di grandi stelle dello spettacolo come Danny Kaye, Jerry Lewis, Sammy Davis jr., Judie Gardland o Dean Martin. Nel 1963 al Victoria Palace di Londra si esibisce con i Beatles in uno spettacolo voluto dalla famiglia reale. Nel 1976 un grave problema all’anca sembra dover segnare la fine della sua carriera ma una riuscita operazione chirurgica gli consente di riprende ad esibirsi. La sua giocoleria ha avuto tre principali evoluzioni. Dapprincipio si concentra sul numero di oggetti giocolati raggiungendo i record di otto, nove e, nel 1947, persino dieci cerchi. Nel 1956 decide di lasciare da parte i primati per dedicarsi solo al perfezionamento dei movimenti, prende lezioni di flamenco dal ballerino Antonio Gades, e costruisce la propria esibizione su una musica spagnoleggiante indossando solamente una calzamaglia nera attilata. Nel 1990 debutta con una versione più essenziale del suo numero accompagnato solo da un chitarrista di flamenco che sottolinea in maniera appropriata ogni esercizio. Importante per l’approccio innovativo nello stile, nella tecnica e nell’attrezzistica, B. dimostra una completa dedizione verso il lavoro che lo porta ad esercitarsi ogni giorno per ore e ore nel tentativo di migliorare i propri standard. Dal punto di vista estetico si può considerare un precursore della giocoleria contact alla Michael Moschen.