Bruni

Ferdinando Bruni frequenta la scuola del Piccolo Teatro di Milano e nel 1973 fonda a Milano con Gabriele Salvatores il Teatro dell’Elfo (poi diventato Teatridithalia) dove lavora tutt’oggi in qualità di regista e scenografo. Fra gli spettacoli nati in collaborazione con Salvatores ci sono Woyzeck (1974), Pinocchio Bazar (1975), Le mille e una notte (1978), Sogno di una notte d’estate (1981) e Comedians (1983). Nel 1984 inizia il sodalizio con Elio de Capitani da cui viene diretto tra gli altri in Visi noti sentimenti confusi (1984); Il servo e I creditori (1988); Decadenze e Alla Greca (1993); Amleto (1994); Caligola (1997). Sempre con de Capitani firma le regie di L’isola (1994); Le lacrime amare di Petra von Kant e, La bottega del caffè (1991); Resti umani non identificati e La vera natura dell’amore (1992). Tra le sue regie: The fantasticks (1983), Capodanno di Copi (1994) e Madame de Sade di Mishima (1996, anche come interprete). Intensa anche l’attività di regista nel teatro lirico. Artista particolarmente incline a personaggi tormentati, ha coltivato l’idea di un teatro contemporaneo, fatto di linguaggi espressivi talvolta violenti e giovanilistici, altre volte geometricamente rarefatti.