Broadway

Broadway è insomma il centro focale dell’industria dello spettacolo degli Usa, almeno per quanto riguarda il teatro, dominante fino all’avvento del cinema e della televisione e oggi inevitabilmente minoritario. Il sistema si fonda sul singolo produttore o sull’organizzazione produttiva che investe denari propri o messi a disposizione da altri al fine di realizzare un profitto. In funzione di questo sceglie il testo, gli interpreti e i vari collaboratori e controlla l’andamento dello spettacolo in tutte le sue fasi, dalle prove, alle anteprime di rodaggio, alle repliche a Broadway, alle tournée in altre città d’America. Per molti decenni, all’incirca fino agli anni Settanta, ciò non ha impedito che si tentassero a volte strade nuove o che si desse spazio ad autori non ancora affermati. Ma ormai da tempo la funzione di stimolo che Broadway, nonostante tutto, aveva svolto è stata assunta dalle sale di Off-Broadway o di Off-Off Broadway o dai teatri di altre città, e Broadway è diventata soprattutto una sorta di cassa di risonanza per spettacoli originariamente prodotti altrove (spesso anche in Inghilterra), limitando i suoi contributi originali alla produzione di musical che richiedono investimenti colossali e possono portare a lauti guadagni o a ingenti perdite (il bilancio di un musical della stagione 1984-85 si chiuse con un passivo di quasi cinque milioni di dollari). Broadway ha così cessato di essere il centro propulsivo del teatro americano per diventare semplicemente la vetrina dei suoi prodotti di maggior richiamo, anche e soprattutto per i turisti in arrivo dagli altri stati dell’Unione o dagli altri continenti.