Brignone

Il capostipite della famiglia Brignone, Giuseppe (Torino 1854 – ivi 1937), dopo una dura gavetta di palcoscenico, fece coppia con Pia Marchi Maggi prima di autopromuoversi capocomico. Nel 1917 lasciò il teatro per dedicarsi esclusivamente al cinema, fino alle soglie del sonoro. La figlia Mercedes (Madrid 1886 – Roma 1967), dopo aver esordito bambina nella compagnia paterna, fu a quattordici anni con la Mariani, e poi con Sichel, Garavaglia e Palmarini (che sposò nel 1903). Allontanatasi dalle scene per una dozzina d’anni, vi ritornò a fianco di Ruggeri, Ricci, la Palmer; nel secondo dopoguerra fu con Maltagliati-Randone-Carraro, e con una serie di compagnie particolarmente versate nel genere brillante. Numerosissime le sue interpretazioni cinematografiche, in un arco trentennale dal muto al parlato. Suo fratello Guido (Milano 1887 – Roma 1958), dopo aver debuttato come attore cinematografico alla vigilia della Grande guerra, passò quasi subito alla regia, realizzando una ventina di film muti prima di lavorare prevalentemente in Francia e Germania. Negli anni ’30, tornato in Italia, realizzò pellicole di grande successo comeTeresa Confalonieri, Passaporto rosso, Vivere!, per dedicarsi infine a un repertorio di accentuato gusto drammatico-popolaresco (La sepolta viva, Il bacio di una morta, Core `ngrato).