Bourseiller

Antoine Bourseiller esordisce giovanissimo, a metà degli anni ’50. Vincitore del Concours des jeunes compagnies nel 1960, dirige, fino al 1965, lo Studio des Champs-Élysées. Uno dei primi spettacoli è dedicato a Pirandello (Come tu mi vuoi, 1960), autore che Bourseiller riprenderà più tardi alla Comédie-Française (Sei personaggi in cerca d’autore, 1978). Fra i testi messi in scena nei primi anni ’60, si ricordano quelli di Ionesco, Billetdoux, Jean Vauthier, Barbey d’Aurevilly e, segno di un interesse per la musica che andrà crescendo negli anni, l’opera in due atti di Gian Carlo Menotti La Medium (Opéra di Parigi e Marsiglia, 1963). Nel 1965-66, al Théâtre de Poche-Montparnasse, Bourseiller fa conoscere al pubblico francese LeRoi Jones e Mrozek.

Nel 1973, al festival di Avignone, presenta Onirocri (musica di Jean Prodomidès). Tra il 1966 e il 1975 è a Marsiglia, al Centre Dramatique National du Sud-Est, dove cura la regia di Il balcone di Jean Genet. La torre di Hugo von Hofmannsthal è il fiore all’occhiello della sua triennale esperienza al Théâtre Récamier (1975-1978). Dopo il 1980 B. si dedica soprattutto all’allestimento dell’opera, dapprima al Teatro d’Orléans, poi, tra il 1986 e il 1996, all’Opéra-Théâtre di Nancy: Wozzeck, Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk, L’angelo di fuoco, Lohengrin, Don Giovanni, ma anche i meno conosciuti King Priam di Tippett, Billy Budd di Britten, Kátya Kabanová di Janácek.