Bourdet

Edouard Bourdet debutta nel 1910 con Le Rubicon , accolto con favore dal pubblico. Ma la prova successiva, La cage ouverte, non soddisfa le attese. Costretto ad interrompere l’attività teatrale dalla guerra, nel 1926 raggiunge il successo con La Prisonnière, in cui è ammirevole il tatto con cui affronta un argomento scabroso come l’omosessualità femminile. L’omosessualità, questa volta maschile, è il tema di La Fleur des pois (1932), mentre Vient de paraître (1927) tratta della corruzione dell’ambiente letterario all’inizio del XX secolo. Bourdet si dimostra critico ironico e implacabile dei vizi della società della Belle Époque in: Le Sexe faible (1929); Le Temps difficiles (1934); Fric-Frac (1936); Hyménée (1941); Le Père (1942). Dal 1936 al 1940 è amministratore della Comédie-Française, periodo in cui tra i suoi collaboratori si contano Jacques Copeau, Charles Dullin, Louis Jouvet e Gaston Baty.