Bentivegna

Diplomato all’Accademia d’arte drammatica di Roma nel 1954, Warner Bentivegna debutta nello stesso anno in La casa della notte di Maulnier con la compagnia Ricci-Magni e in Dialoghi delle Carmelitane di Bernanos, per la regia di Orazio Costa. Lavora, quindi, con diverse compagnie cimentandosi in un repertorio che va da Cechov a Molière, Giraudoux, O’Neill, T. Williams, Pirandello (ottimo il suo Capocomico nell’edizione diretta da Cobelli con T. Ferro e C. Gravina) e Fenoglio. Del tutto alieno da ogni manifestazione divistica, Warner Bentivegna si caratterizza per la maschera elegantemente ironica che lo rende paricolarmente adatto alle interpretazioni di personaggi psicologicamente complessi. Nel 1958 ritorna con Platonov a far parte del Piccolo Teatro; mentre, sempre per il Piccolo Teatro, nella stagione 1959-60 interpreta il ruolo di Florindo ne L’Arlecchino servitore di due padroni diretto da Strehler. In tv da ricordare I grandi camaleonti diretto da Fenoglio.