Barra

Concetta Barra nacque a Procida, e di quel luogo – immortalato dalla Morante come L’isola di Arturo – portò sempre con sé, nella voce e nelle fattezze da saracena, l’incanto fiero e un po’ selvaggio. A sedici anni, insieme con le sorelle Nella e Maria, fonda il Trio Vittoria, con cui partecipa a riviste di primaria importanza nelle compagnie di Totò, Fabrizi, Anna Magnani e Sordi. Poi, nel ’45, lascia il teatro per dedicarsi completamente alla famiglia e ai figli nati dal matrimonio con il fantasista Giulio Barra. Ma il richiamo della ribalta è troppo forte. All’inizio degli anni ’70 comincia a cantare il repertorio folk e tradizionale in genere, accompagnata alla chitarra dal figlio Gabriele. L’incontro con Roberto De Simone fa il resto. Nel ’76 Concetta contribuisce al trionfo di La gatta Cenerentola , partecipando, quindi, a tutti gli altri più importanti spettacoli di De Simone: da Festa di Piedigrotta all’ Opera buffa del Giovedì Santo . Nel 1981, infine, entra stabilmente nella compagnia Peppe & Barra, fondata dal figlio Peppe insieme con Lamberto Lambertini, e con questa gira tutto il mondo, portando a uno straordinario successo spettacoli quali, appunto, Peppe & Barra , Sempre sì , Senza mani e senza piedi , La festa del principe e La Cantata dei Pastori , in cui è un indimenticabile e surreale Sarchiapone. Nel 1984 gira l’Europa e le Americhe con il Don Chisciotte di Scaparro. E muore sul campo: nel ’93, mentre, ancora al fianco di Peppe, è in tournée con lo spettacolo Flic e Floc.